Perdona loro perché non capiscono quello che leggono e non leggono quello che capiscono.
Vivono e abitano in mezzo a noi, si incontrano al bar, negli uffici, nelle scuole, al supermercato. Discutono e parlano con noi e sembrano del tutto identici a noi ma
li riconosci dagli argomenti stereotipati e sempre convenzionali di cui sono vittime e carnefici.
Abitano a Palermo ma tifano Juve, Milan o Inter (facile identificarsi con chi ha i soldi, quelli veri, può permettersi di spendere centinaia di milioni per un solo giocatore e vincere il campionato). Se parlano di politica “poi ti dicono tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera” e gli immigrati si sa, vengono in Italia con i cellulari ultimo modello, ci rubano il lavoro, stuprano le donne e campano alla faccia nostra pagati dallo Stato.
Ma chi sono?
Sono gli analfabeti funzionali, quegli italiani che non sono in grado di capire il libretto di istruzioni di un cellulare o che non sanno risalire a un numero di telefono contenuto in una pagina web se esso si trova in corrispondenza del link “Contattaci”.
E sono molto più numerosi di quanto si possa anche solo lontanamente pensare.
Secondo i risultati di un’indagine promossa dall’OCSE, realizzata nell’ambito del Programme for the International Assessment for Adult Competencies (PIAAC), è “low skilled” più di un italiano su quattro e l'Italia ricopre una tra le posizioni peggiori nell'indagine Piaac, penultima in Europa per livello di competenze (preceduta solo dalla Turchia) e quartultima su scala mondiale rispetto ai 33 paesi analizzati dall'Ocse (con performance migliori solo di Cile e Indonesia).
Secondo il compianto Tullio De Mauro, uno dei più importanti linguisti italiani ed ex ministro dell’istruzione “La parte di popolazione italiana al di sotto di quelli che vengono ritenuti i livelli minimi di comprensione di un testo scritto è un po’ più del 70% della popolazione”. Se il testo richiede “ pieno esercizio dell’alfabetizzazione funzionale, della capacità di orientarsi di fronte al testo scritto e di produrlo, la percentuale degli inefficienti arriva addirittura all’80%”.
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