VILLABATE - Riceviamo e pubblichiamo

Villabate L’Assessore Marco cenci precisa

Rompo un lungo periodo di “silenzio mediatico” per condividere con tutti voi, ed avere la massima trasparenza rispetto a chi sta tentando di screditarmi e di far passare un messaggio distorto e ambiguo.

Domani mattina, in Consiglio Comunale discuteremo un’interrogazione proposta dal Consigliere Retaggio che riguarda le indennità da me percepite negli scorsi 4 mesi in relazione al mio rapporto di lavoro.‬ Con un tono insinuante ai limiti del diffamatorio, il detto consigliere sostiene che io avrei percepito in maniera indebita somme alcune somme e nello specifico € 3.356,52 stupendosi del fatto che questa vicenda non è da alcuno stigmatizzata nemmeno dallo stesso Sindaco. Si sbaglia, anche questa volta , perché questa vicenda è stata da me stesso “stigmatizzata, per iscritto, presso gli uffici competenti con le note a mia firma del 27.10.2017 e 27.10.2017 (allegate in foto) nella quale io stesso segnalavo all’ufficio competente l’errore ed IO stesso chiedevo di reintegrare quanto erroneamente erogatomi, nota che viene riscontrata dall’Ufficio, considerato che non è stata fatta alcuna comunicazione perché ritenevo il periodo di prova non rilevante (in quanto ancora rapporto di lavoro non consolidato). Da quella data, ho restituito la quasi totalità delle somme, nella stessa maniera in cui questo Ente aveva fatto in passato con casi analoghi che non hanno suscitato tutto questo scalpore. Tutta la dietrologia, sottesa dal consigliere Retaggio nella sua interrogazione, lascia il tempo che trova e stigmatizza, questa volta si, la condotta di certi consiglieri che piuttosto che preoccuparsi di problematiche di interesse comune e collettivo si preoccupano, da anni, di screditare, adombrare, insinuare e di creare il caso, lo scoop per avere 10, forse 15 minuti di gloria anche sui social network che dice di odiare, ma si sa, che alla fine chi disprezza compra. Il tentativo è quello di farmi passare come uno che ha percepito consapevolmente somme che non gli spettavano, cosa palesemente falsa perché già mesi fa, IO STESSO avevo comunicato adempiuto a quanto previsto dalla legge, questo Consigliere con ben 4 mesi di ritardo, o forse imbeccato da voci di corridoio, propone solo adesso questa interrogazione che nell’immaginario di qualcuno dovrebbe essere la pietra dello scandalo, non rendendosi conto che è la solita “manfrina”, ”messa in scena”, alternativa al solito “disco rotto” per appagare bisogni di gratificazione politica (che politica non è), che malgrado la (si fa per dire) brillante carriera di lungo corso, ha visto pochissimi sparuti traguardi di dubbia utilità per la comunità.
(L’Assessore Marco Cenci)