Il Sindaco di Bagheria Patrizio Cinque del Movimento 5 Stelle è indagato in un’inchiesta che riguarda la gestione dei rifiuti, insieme al primo cittadini indagati anche 15 funzionari e l’Assessore all’Ambiente Fabio Atanasio.
Gli vengono contestati la violazione di segreto d’ufficio, abuso d’ufficio, omissione di atti d'ufficio e turbativa d'asta.
L’inchiesta si allinea anche a quella per l’abusivismo edilizio.
Patrizio Cinque eletto nelle fila del Movimento di Grillo nel 2014 è stato collaboratore del gruppo parlamentare all’Assemblea regionale Siciliana ed è molto vicino a Cancelleri , candidato alla poltrona di Governatore della Sicilia alle prossime Regionali di Novembre.
La replica di Daniele Vella, che sfidò Patrizio Cinque per la poltrona di Sindaco non si è fatta attendere .Sulla sua pagina Facebook scrive: alla luce del provvedimento della magistratura che dispone l’obbligo di firma il sindaco di #Bagheria Patrizio Cinque deve seriamente valutare le proprie dimissioni. Non si può amministrare una città avendo in capo un provvedimento così grave che toglie tempo, energie e serenità.
Solo le dimissioni e l’intervento di un commissario possono ripristinare un clima che permetta al Comune di essere accompagnato al voto. Ad oggi possiamo dire che l’esperienza dei 5 stelle nella più grande città della provincia di Palermo è fallita. Questa è l’ennesima prova dell’incapacità di governo di questo movimento che predica l’onestà e inciampa troppo spesso sul rispetto della legge.
(Gina)
aggiornamento sulla vicenda - 28-09-2017 - Ore 17:30 - Gli indizi di colpevolezza restano, ma non ci sono più esigenze cautelari. Per questo motivo il gip di Termini Imerese Michele Guarnotta ha revocato la misura dell'obbligo di firma imposta al sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, che si era autosospeso dal M5S.
