Riflessione di Eugenio del 24-08-2019
VILLABATE - NON SI TROVANO PIU' PAROLE
Alla fine degli anni settanta, misi per la prima volta piede a Villabate. Si trattò, di conoscere meglio e da vicino, quel famoso squadrone del Villabate calcio che spadroneggiò per diversi anni i campi siciliani. Erano i tempi di gente alquanto genuina, dal carattere dolce e dalle immancabili risorse, soprattutto economiche. Erano, quelli, i tempi dei famosi mandarini che costituivano il fiore all'occhiello del paese. Con quel prezioso frutto, molte famiglie addobbavano i figli al matrimonio, tanta era la manna caduta dal cielo. Era una Villabate, alquanto ricca di gente sicuramente perbene che spaziava nella famosa A Banchina, soprattutto la domenica, con il vestito dell'occasione e dalle signore che rigorosamente si recavano in chiesa con la veletta che copriva il volto. Erano quelli, i tempi, dove i ragazzi, avevano ben poco per passare le giornate, ma quel poco era già tanto per essere contenti. Una Villabate con persone dedite al lavoro nei campi, e le poche aziende lavoravano con tanta scrupolosità. Pochi i negozi, in quanto, c'era un vero e proprio assemblaggio di articoli e quindi si contavano sul palmo di una mano. Oggi, Villabate, è cambiata. In peggio. Oggi, puoi trovare, senza fatica, qualsiasi oggetto, di qualsiasi misura e di qualsiasi colore. Oggi c'è di tutto. Anzi non c'è proprio niente. Puoi trovare materassi abbandonati di ultima generazione e di tutte le piazze,; non si risparmiano i tombini che mancano in ogni dove. I rifiuti, croce e delizia di questo nostro bel paese. Più di una volta, siamo tornati sull'argomento. ma le risposte che abbiamo avute, non ci sono mai sembrate opportune alla causa. L'assessore Domenico Garbo, ad esempio, pur prodigandosi, non riesce a far quadrare la situazione che pare ai presenti, sempre più deficitaria. Non si riesce in nessun modo a far di Villabate, un paese normale. Perché la normalità non è qui. Non parliamo delle buche. presenti, come orologi svizzeri, in tutte le strade e vicoli. Una, ad esempio, la troviamo nella zona alta del paese, accanto ad un tombino. Paurosa soltanto a vederla . Abbiamo scomodato anche il responsabile dell'ufficio tecnico, Franco Abbate, ma non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Ci vuole, a questo punto, il morto. Non parliamo degli schiamazzi notturni che infastidiscono non poco gli anziani e coloro che la mattina devono recarsi al lavoro. Adesso si mettono i cancelli per bloccare tutto. Incredibile. ! Potremmo continuare sino alla noia. Macchine posteggiate sopra i marciapiedi, in divieto di sosta, in zone riservate agli invalidi. Tutto è possibile a Villabate. In tanti negozi, non si danno gli scontrini ai clienti. Normale. Il lavoro in nero è la priorità del paese. Vengono da fuori, tanto non ci sono controlli. E come ciliegina sulla torta anche quest'anno non poteva mancare l'aumento Tari. Personalmente non ricordo in tanti anni di carriera e soprattutto di vita, assistere a tante belle cosette che ho appena raccontato. Mi auguro, alla fine di questa riflessione, dettata perlopiù da tante persone oneste, che quanto ho già scritto, possa trovare, in tempi sbrigativi un rallentamento o se volete, una respinta in toto e che Villabate, il nostro amato paese, possa rifiorire, come ai tempi dei famosi mandarini che erano l'orgoglio e la ciliegina di una Villabate florida, laboriosa e tanto, ma tanto bella. Eugenio Sanfilippo