
FICARAZZI - LAVORI FERMI A CASTELLO GIARDINA
LAVORI FERMI DELLA SCALINATA - INTERVISTA AL GEOM. NINO GUECI R.U.P. A FICARAZZI
➡️ ➡️ Perché sono fermi i lavori della scalinata del “Castello Giardina”?
➡️ ➡️ Abbiamo sentito in merito il geometra Nino Gueci, Responsabile Unico del Procedimento a Ficarazzi.
L' intervista è di Giuseppe Compagno
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La domenica, recandomi in Chiesa Sant’ Atanasio, in maniera distratta spesso mi capita di guardare il cantiere dei lavori che dovrebbe ridare l'antico splendore alla scalinata del Castello Giardina. Stavolta mi sono avvicinato e leggendo il tabellone descrittivo del cantiere, mi sono soffermato nel leggere la data di consegna dei lavori avvenuta a maggio del 2021. Leggendo le ulteriori informazioni e considerato lo stesso riporta altresì che il geometra Gueci Antonino era il Responsabile Unico del Procedimento, mi sono recato all'Ufficio Tecnico del Comune per un incontro con lo stesso, Il geom. Nino Gueci, con la solita gentilezza e disponibilità che da sempre lo distingue, rispondendo alle mie domande, mi ha fornito alcuni chiarimenti sull’andamento dei lavori.
Nel tabellone esposto antistante il cantiere dei lavori del Castello Giardina viene riportato lo stanziamento di €. 518.000 da parte della Regione Siciliana di cui €. 215.000 destinati per la realizzazione dei lavori, quale è il ruolo del Comune di Ficarazzi, nella realizzazione dell’intervento di restauro del monumento, a fronte del suddetto finanziamento?
Premetto che il progetto esecutivo relativo ai lavori di consolidamento e restauro dello Scalone di accesso del Castello, è stato finanziato dalla Regione Siciliana Assessorato delle Infrastrutture per l'importo complessivo di €. 518.299,63posto incarico dell'Amministrazione Comunale di Ficarazzi autorizzandola a procedere alla gara per l'aggiudicazione dei lavori in argomento, quindi a seguito apposite procedure tutte ad evidenza pubblica, la Direzione dei lavori è stata affidata all’Arch. Angelo Pedro Spinnato, mentre l’esecuzione all’Impresa ELCAL Srl di Favara. Quindi, il compito del R.U.P (responsabile unico del procedimento n.d.r.) nell’appalto dei lavori in oggetto, in cosa consiste? Nella fase dell'esecuzione dei lavori, il RUP, avvalendosi del Direttore dei lavori, sovraintende a tutte le attività finalizzate alla realizzazione degli interventi affidati, assicurando che le stesse siano svolte nell'osservanza delle disposizioni di legge, garantendo il rispetto dei tempi di esecuzione previsti nel contratto e la qualità delle prestazioni. Perché i lavori non procedono come da programma e soprattutto quali sono i motivi di questo evidente ritardo rispetto al previsto fine dei lavori? Per quanto riguarda il differimento della data di fine lavori, le cause sono molteplici e certamente da imputare al verificarsi nel periodo 2020/21, di tutta una serie di eventi straordinari, e mi riferisco al blocco di qualsiasi attività causa l’emergenza Covid-19, con la conseguenziale congiuntura economica sfavorevole, che ha determinato la necessità di procedere (per legge) anche alla revisione dei prezzi. Situazioni che hanno sicuramente condizionato in negativo il normale svolgimento dei lavori, causandone il loro rallentamento. E' vero che ci sono state alcune proroghe relative al fine lavori? Si, a seguito della redazione di una perizia di variante e supplettiva, i lavori sono stati sospesi in data 13 dicembre 2021 in attesa dell’approvazione della stessa da parte della Soprintendenza di Palermo e ripresi in data 26 aprile 2022 quindi la data di fine lavori posticipata al giorno 01 novembre 2022: Mentre la seconda proroga espressamente richiesta dall’impresa Elcal, perché dopo la rimozione dei materiali che ricoprivano i gradini di tutto lo scalone (cemento e bitume), gli stessi hanno subito palesato un cattivo stato di conservazione tale da pregiudicarne il loro recupero quindi è stato necessario procedere ad alcune valutazioni di natura tecnica sulle modalità di restauro, la proroga proposta dalla D.L. è stata concessa fino al 30.01.2023, tutt’oggi vigente. Per esempio la parte sotto le arcate è stata quasi ultimata, ma il problema è rimasto quello dei gradini. Ritengo che il periodo dell’estate scorsa poteva servire a dare un’accelerazione ai lavori, portare al vivo la struttura, fare campionamenti e decidere il materiale da utilizzare. Puoi anche pensare in fase di progetto cosa fare, ma a mano a mano che procedono i lavori hai contezza di quello che trovi. Noi siamo spettatori interessati. Il filtro è la sovrintendenza. Risulta doveroso precisare che è la Soprintendenza ai monumenti, con l’alta sorveglianza dei propri Funzionari, in sinergia con la Direzione dei lavori,a vigilare sui lavori, ed è l’unica titolata ad impartire specifiche direttive sulle modalità esecutive e sui materiali da utilizzare; Per fortuna oggi possiamo affermare, di essere arrivati ad un punto di svolta nella soluzione delle predette problematiche, anche se sarebbe ingenuo non ritenere che la situazione rimane ancora molto complessa e delicata. Ricordiamoci che stiamo intervenendo su un immobile di valore storico monumentale che ha un’origine risalente a diversi secoli fa, fortemente degradato, con caratteriste e situazioni specifiche molto complesse, che non possono essere certamente equiparate a quelle di un semplice immobile. Teniamo presente che parliamo di un bene storico monumentale che è il simbolo della nostra identità e non di una semplice palazzina. Peraltro ci sono lavori certosini da effettuare, come il ripristino delle colonne. Ma alla fine il Castello è delle suore? Per quello che ci risulta, nel 1948 la proprietà del Castello passò a Francesco Macchiarella, i cui eredi nel 1960 lo donarono alle suore Teatine dell’Immacolata Concezione e attualmente l’edificio è adibito ad istituto educativo assistenziale. Quindi il proprietario non è il Comune di Ficarazzi? No, ma essendo l’immobile con la sua scalinata un opera architettonica monumentale unica in tutta la provincia di Palermo per la sua maestosità, il Castello Giardina rappresenta il più forte riferimento identitario è l’unico modo affinché il Comune possa salvaguardarlo e magari liberarlo ulteriormente da tutta una serie di ingiurie che lo stesso ha subito nel tempo (e non mi riferisco solo all’incuria), risulta quello di acquisirlo al patrimonio indisponibile magari destinandolo a specifiche finalità istituzionali, stante che lo stesso può sicuramente considerarsi il “DNA” del nostro paese. Siamo in grado di prevedere più o meno quando saranno ultimati i lavori? Dai discorsi avuti in data 24 Gennaio e dalla tempistica concordata con la soprintendenza suppongo non meno di sei mesi a partire dal mese di marzo.
|
NB: F.to Geom. Gueci Antonino – Funzionario Tecnico – R.U.P.