VILLABATE - IL DIR. SCOLASTICO DEL 1°CIRC. RISPONDE AL SINDACO
LA D.SSA TRINCANATO FA LE SUE PRECISAZIONI
➡️ Dopo l' intervista in cui il Sindaco di Villabate Gaetano Di Chiara ha parlato, tra le altre cose, della situazione riguardante il Primo Circolo didattico e che a cascata interessa anche anche il Secondo circolo e la Scuola Media Pietro Palumbo, ci è sembrato doveroso sentire il Dirigente scolastico, la Dottoressa Elena Trincanato che doverosamente vuol far conoscere la vicenda dal punto di vista del 1° Circolo. Di seguito alcune "Precisazioni".
Restiamo a disposizione di chiunque volesse far sentire la propria voce......
"Premesso che non sono abituata a fare polemiche ma davanti ad alcune dichiarazioni confuse e inesatte rilasciate dal sindaco di Villabate, non posso non rispondere e non dire come stanno veramente le cose riguardanti il I Circolo Didattico Don Milani.
Spero che il mio intervento possa essere “costruttivo”, nell’interesse principale delle alunne e degli alunni e di tutti coloro che ogni giorno lavorano nella nostra scuola.
Il sindaco ha dichiarato di essersi trovato davanti a un muro posto dalla sottoscritta. La scuola “Don Milani” non ha trovato un muro nell’Amministrazione: ad oggi, non ha trovato proprio niente. Nessuna risposta concreta, nessuna aula idonea ad accogliere le alunne e gli alunni, perché per legge (e chi ha responsabilità dovrebbe saperlo) le aule devono essere idonee, non basta una lettera che indichi solamente “di avere la disponibilità di 5 stanze” senza indicare l’idoneità igienico-sanitaria, la planimetria e l’idoneità per uso scolastico.
Voglio rispondere punto per punto alle gravi inesattezze, chiamiamole così, che ho sentito, tendenti a screditare la mia persona e tutta l’Istituzione scolastica del ”I Circolo Didattico Don Milani” e che vogliono nascondere soltanto una verità: l’incapacità dell’Amministrazione Comunale di trovare in tanti anni locali idonei, e sottolineo idonei, per il trasferimento diurno della popolazione scolastica del plesso Don Milani.
Scaricare sugli altri le proprie colpe è troppo facile, troppo comodo, troppo semplice oltre che ingiusto.
Ma andiamo alle accuse lanciate alla Dirigenza scolastica dal Sindaco, durante l’intervista a “Il Siciliano” e in altre sedi, sicuramente male informato sul funzionamento della scuola.
1) La sottoscritta avrebbe optato per i turni pomeridiani presso le altre due scuole del territorio, rinunciando alle già menzionate 5 aule proposte dal Comune e non avrebbe utilizzato 5 locali disponibili del plesso “La Rinascita”, che avrebbero evitato i turni pomeridiani ad alcune classi. Tutto questo è completamente falso.
La Dirigente non ha rinunciato a nessun locale perché nessun locale è stato proposto ufficialmente prima della sua richiesta (scritta), inviata il 26/01/2022.
Tale richiesta scritta non è nata dal pentimento per aver rifiutato le aule, come sostenuto dal Sindaco nella sua originale intervista, ma solamente dalla necessità di conoscere realmente quanti e quali fossero questi locali disponibili da adibire ad aule, dei quali il Sindaco aveva semplicemente parlato, durante la riunione del 17/01/2022 presso il Comune di Villabate. Riunione ad oggi non verbalizzata, nonostante due richieste inviate via PEC dalla sottoscritta.
In quell’occasione nessuno aveva rifiutato niente, come invece è stato ampiamente e ingiustamente diffuso anche sui vari social network. L’Assistente Amministrativo della scuola, presente alla riunione, aveva evidenziato che le 5 stanze di cui parlava il Sindaco non sarebbero state sufficienti per evitare i turni pomeridiani (visto che il bisogno della scuola è di 17 aule+ tre locali per la segreteria e la dirigenza) e che sarebbe stato molto difficile per i bambini studiare in queste locali sparsi per il paese, in quanto molti docenti, essendo “a cavallo”, non sarebbero arrivati in tempo per l’inizio delle lezioni.
Inoltre, si era anche richiesto, in riscontro alla disponibilità di dette sedi, soltanto di acquisire la documentazione di legge, attestante l’idoneità tecnica amministrativa dei locali, sia sotto il profilo prevenzionistico che sotto il profilo delle disposizioni vigenti in materia di attività didattica.
Nella risposta alla richiesta della sottoscritta di conoscere quali fossero le 5 “aule” e dove fossero ubicate il Comune rispondeva nel modo seguente:
- una stanza presso la Biblioteca Comunale,
- due stanze presso la sede del vecchio Comune di Villabate,
- una stanza presso l’Ufficio di Collocamento.
Nella suddetta lettera la sottoscritta leggeva con meraviglia le seguenti testuali parole: ”Si precisa altresì, che in sede di riunione la dirigenza del I Circolo didattico ha espressamente manifestato la volontà di non volere usufruire dei sopradetti locali.”
La sottoscritta si chiede come sia possibile mettere per iscritto che lei abbia rifiutato le aule prima che le siano state ufficialmente proposte con atto formale e prima di conoscerne lo stato, l’idoneità ad uso scolastico, l’idoneità igienico-sanitaria delle stesse e dei relativi servizi igienici collegati da destinare ad uso scolastico nonché la planimetria e superficie, ai sensi del D.M. 18.12.1975, della singola aula/vano da destinare alla didattica ai fini della identificazione del numero degli alunni/alunne che la stessa/o può contenere nel rispetto delle vigenti disposizioni normative.
Tutte queste disposizioni, insieme ad altre richieste dalla legge, sono obbligatorie per poter essere le aule adibite ad uso scolastico ed essere “accettate” da una Istituzione scolastica.
Tali requisiti necessari sono stati da me comunicati al Comune, via PEC il 27/01/2022 in risposta alla loro suddetta e bizzarra nota attestante addirittura il mio rifiuto prima della ufficialità della proposta e della conoscenza dello stato delle “aule”.
Il Sindaco, benché fosse già a conoscenza sia della mia risposta sia della normativa riguardante i locali scolastici, informava erroneamente ancora una volta la popolazione della mia rinuncia a “ben 5 aule”.
E c’è di più, il Sindaco, sia nella suddetta nota sia nell’intervista, accusava la mia persona di non mettere a disposizione degli alunni altre 5 aule disponibili nel Plesso denominato “La Rinascita” senza sapere che:
- un’aula, al momento in cui si scrive, non è in uso per fenomeni di umidità che la rendono non fruibile;
- un’aula non è utilizzabile a causa dell’altezza interna non conforme alle disposizioni vigenti e, pertanto, su segnalazione del precedente RSPP, è in atto adibita a ricovero materiale didattico;
- due aule sono già state assegnate alle classi 2E e 2F che si trasferiranno dal plesso Andersen per dare il posto a due Classi Terze provenienti del plesso Don Milani;
- un’aula molto piccola al momento non risulta idonea ad ubicare nessuna delle classi provenienti dal plesso Don Milani e in atto è adibita ad “Aula Covid”, nel rispetto del protocollo nazionale delle misure anticontagio Covid ex DPCM 26.04.2020 e s.m.i.;
- le restanti sei aule sono già in atto fruite.
Questa Dirigenza ha richiesto, quindi, di formalizzare mediante l’invio di planimetria dei locali, a quali altre 5 aule ci si riferiva nella nota del Comune. Ci sono, forse, altre 5 aule a me sconosciute cui il Sindaco si riferiva nella sua intervista?
2) Altro punto falso, che nasce sicuramente da una cattiva informazione e cui fa riferimento il Sindaco nella sua intervista, riguarda quello che lui definisce, in modo irriverente per chi ci ha lavorato giorno e notte e per coloro che ne usufruiranno, “il progettino” a causa del quale le classi prime e terze non effettueranno i doppi turni, creando una situazione ingiusta e iniqua nei confronti delle altre classi.
Questa Dirigenza “cattiva e ingiusta”, come viene dipinta in questa intervista, informa tutti e il Sindaco che “il progettino” è un grosso progetto sperimentale dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione per le cosiddette “povertà educative”, rivolto agli alunni dei territori a rischio, per i quali sarà previsto il tempo pieno con la mensa e attività di dopo scuola e ricreative. L’obiettivo è di togliere alcuni bambini dalla strada e, allo stesso tempo, favorire gli apprendimenti per tutti ed evitare la dispersione scolastica.
Spingere verso il tempo pieno rappresenta il futuro della scuola nell’ottica europea. Il Sindaco dovrebbe essere contento di sapere che soltanto 50 scuole sono state scelte in Sicilia e che la scuola ha già ricevuto parte del finanziamento di 150.000 euro che sarebbe grave perdere perché il Comune non riesce a trovare soluzioni logistiche valide.
Pertanto la scuola porterà avanti tale importante Progetto con la P maiuscola, non un Pon, non un “progettino” e manterrà il suo impegno con l’Assessorato Regionale e col Ministero.
3) A proposito di PON, per la realizzazione dei quali la sottoscritta avrebbe lasciato alcune aule vuote, affermo che ciò non è assolutamente vero, in quanto sono stati tutti rimandati a giugno-luglio 2022.
Colgo quest’occasione per comunicare al Sindaco, anche in questo caso non adeguatamente informato, che alla sua proposta di aprire il sabato mattina per evitare i disagi dei turni pomeridiani, fatta all’interno della riunione del 17/01/2022, la sottoscritta ha espresso parere contrario “non perché non voglia far lavorare i docenti di sabato” ma perché l’eventuale ritorno alla settimana “lunga” non è prerogativa del Dirigente scolastico ma deve essere una decisione presa dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto.
Inoltre, l’apertura di sabato mattina non metterebbe fine ai doppi turni ma priverebbe gli alunni e le alunne dell’unico giorno libero per poter fare attività extrascolastiche, li farebbe tornare a scuola subito dopo il venerdì pomeriggio, con l’unico vantaggio di uscire un’ora prima durante la settimana (17.30 invece che 18.30).
Questa posizione è condivisa dalla stragrande maggioranza dei genitori, dei docenti e del personale ATA.
Per quanto concerne il plesso della infanzia “Mariele Ventre”, chiuso da ottobre 2021, si precisa che ad oggi questa Istituzione scolastica non ha notizie neanche della data di inizio dei lavori edili che lo riguardano e che tutte le giustificazioni da parte dell’Amministrazione comunale sono difficili da accettare da tutte le famiglie che hanno i bambini a casa e dagli insegnanti che non possono lavorare come vorrebbero.
Per quanto riguarda l’interruzione dell’energia elettrica al plesso “La Rinascita” che ha portato alla sospensione dell’attività didattica per qualche giorno, si ricorda che questa Dirigenza aveva, qualche giorno prima del distacco, avvertito via PEC il Comune della riduzione della potenza energetica, segnale dell’imminente interruzione.
Il Comune ha ignorato la segnalazione della scuola che avrebbe impedito l’interruzione del pubblico servizio e il disagio soprattutto alle famiglie.
E’ come quando l’automobile ti avverte di essere in riserva e tu non fai benzina."
ll Dirigente Scolastico Elena Trincanato