
I ficarazzesi sono davvero accoglienti?
BENVENUTI A FICARAZZI
➡️ Non sarà un’iniziativa originale, addirittura per i soliti detrattori potrebbe assurgere a semplice retorica funzionale alla propaganda politica, ma rimane pur sempre una forma di comunicazione positiva e di questo dobbiamo ringraziare l’assessore al decoro urbano Gioacchino Corrao e alcuni volontari del gruppo SiAmo Ficarazzi. Conosciamo la lodevole “arte” del graffitismo presente in tutte le stazioni metropolitane, anche se molto spesso alle classiche frasi d’amore fanno da contraltare scritte poco edificanti che poco hanno a che fare con il concetto di BENVENUTI.
La scritta BENVENUTI A FICARAZZI composta da “ciache” che da oggi campeggerà sotto gli occhi dei passeggeri rappresenta realmente l’indole dei Ficarazzesi? Direi proprio di si, siamo ben lontani dal periodo in cui ancora si distingueva Ficarazzi da Ficarazzelli, da quando il numero dei palermitani era limitato e qualcuno, pensando ancora di mantenere l’identità di paese, guardava a questa immigrazione con trepidante preoccupazione. Il paese non è più quello che nostalgicamente viene raccontato, attraverso i suoi ricordi, da Giuseppe Morreale. L’immigrazione porta con se il rischio di importare persone poco raccomandabili e alcune inchieste giudiziarie ne hanno confermato i rischi (vedi “Spacca ossa”), così come Ficarazzi non può rimuovere il fatto che fra i propri cittadini di nascita ci siano personaggi passati sotto la scure della magistratura: per tutti vale l’operazione “Iron Man” o la storia recente di un avvocato. Il numero degli abitanti è cresciuto, anche se a fronte dell’aumento della popolazione non possiamo affermare che i servizi siano migliorati e, a proposito della Stazione, sarebbe il caso di mantenerla più pulita. Come dicevo, sono positivamente convinto che la comunità di Ficarazzi sia accogliente e lo si può dedurre anche dalla piattaforma di face book che di solito registra gli umori e l’indole del cittadino medio: stati d’animo, posizioni ideologiche e scontri sul come affrontare la pandemia. Sui social non mi sembra di avere intercettato atteggiamenti discriminatori nei confronti di coloro che scelgono di insediarsi nel nostro territorio. Se qualche germe discriminatorio è presente nei cittadini autoctoni, questo è probabile ma non lo so, perché bisognerebbe entrare nel sagrato delle loro coscienze.
Giuseppe Compagno