VILLABATE E FICARAZZI - AMAP ED ALLAGAMENTI
AMAP, altro sopralluogo con qualche nota di ottimismo
➡️ Ancora un sopralluogo, ma stavolta esplorativo, da parte dei tecnici dell’AMAP. Presente anche un ingegnere a cui abbiamo chiesto che tipi di interventi intendono porre in essere, se non per risolvere completamente il problema allagamenti, per alleggerire i problemi causati dalle forti piogge. Lo stesso ci ha riferito che “appena si entra con la sonda esplorativa si notano delle ostruzioni. Si tratta di un escavatore esplorativo a risucchio che permette di individuare eventuali tappi causati da diversi materiali”. Ci ha anche riferito che in pratica “abbiamo una condotta di 140 cm che parte dall’asse di Villabate e arriva all’incrocio con Ficarazzi, per defluire in una vasca di accumulo. Evidentemente risulterà insufficiente e dovrebbe essere piena di residui”.
Abbiamo chiesto il motivo per cui tutta questa acqua non si riversa in mare.
“ Non arriva a mare perché trova ostruzione, ma addirittura penso (non vorrei sbagliarmi) che non esista proprio il collegamento previsto in progetto. Io non trovo una condotta che arrivi a mare. Comunque il problema è qui è c’è bisogno che il collettore (rivolgendosi con le braccia verso Acqua dei Corsari) funzioni al massimo. E’ chiaro che se ci fosse un sistema di sfioro che porti l’acqua piovana a mare avremmo risolto una parte dei problemi”. Abbiamo chiesto cosa ci fa un copertone e una cassetta di frutta individuata all’interno delle condutture.
“Sicuramente non sono entrate dai tombini, ma saranno arrivati da via Mercè, perché la parte delle condutture che vanno verso Ficarazzi sono abbastanza grandi. Naturalmente, ripeto non sono entrati da un tombino. Esiste un canale vecchio di acque bianche scoperto (sotto l’autostrada vicino la Aenne Press) dove confluiscono adesso anche acque nere. Sicuramente qualcuno avrà buttato il copertone che è stato trasportato dalle correnti causate dalle forti piogge. Arrivato qui, dove le condutture sono solo di 80 cm di diametro si sarà incastrato nelle diramazioni fra le condutture. Sarà complicato ma pensiamo di tagliuzzarlo dall’interno per portarlo in superficie. Qui purtroppo si andava avanti attraverso la memoria storica di qualcuno che ha fatto i lavori e che magari non ci sarà più, mentre adesso c’è la possibilità che si possa esplorare l’interno grazie ai nuovi mezzi messi a disposizione.”
Abbiamo ringraziato l’ingegnere e ci siamo lasciati con la speranza di incontralo a lavori ultimati. Naturalmente, come abbiamo spiegato in un articolo del 5 ottobre, la risoluzione del problema risiede in un progetto più ampio che i sindaci di Ficarazzi, Villabate e Misilmeri stanno cercando di mettere in atto, coinvolgendo il Comune di Palermo, le Ferrovie dello Stato, l’Anas e la stessa Amap. Sarà la volta buona?
Giuseppe Compagno