
IL FICODINDIA - PROPRIETA' DI UNA PIANTA TUTTA SICILIANA
Un frutto miracoloso, spontaneo e puro.
Le proprietà benefiche e terapeutiche di questo frutto che nasce e cresce spontaneamente e non necessita di alcuna manipolazione umana, occupa un posto privilegiato nella nostra tavola. La pianta è originaria dal Messico e appartiene alla famiglia dei cactus, si è diffusa sopratutto in Calabria ed in Sicilia perché non necessita di molta acqua e ha bisogno di caldo e sole. I suoi frutti iniziano ad essere pronti in prossimità della stagione autunnale e si consumano per tutta la stagione invernale. Una volta raccolti possono essere conservati in frigo fino a tre mesi, conservando integre tutte le proprietà. La nostra tradizione vuole attribuire a questo frutto innumerevoli valori benefici, da pochi anni la scienza ha deciso di studiarne le proprietà terapeutiche, e come non stupirsi anche della commestibilitá totale e del frutto e della pianta. Iniziamo a dire, provato da studi condotti in Francia, che il frutto con il suo alto contenuto di fibre solubili, è molto attivo nelle diete dimagranti, inoltre il contenuto di ferro, fosforo e calcio lo rendono un ottimo coadiuvante nella cura dell’osteoporosi. La lista dei benefici è lunga, va dalla lotta ai parassiti intestinali, a quella contro il diabete, alle infezioni urinarie. Ottimo per la gastrite con la sostanza, la betanina, che protegge la mucosa gastrica, riducendo la possibilità di contrarre ulcere. La cottura del frutto mescolato a zucchero di canna, è uno sciroppo per la tosse. Ma la cosa più importante è, che studi effettuati sui roditori, e andati a buon fine, hanno messo in luce che i fichidindia posseggono degli inibitori della crescita di cellule tumorali. Tornando alla pianta vera e propria, affermano che la pala, è un grande toccasana per la salute, è ricca di fosforo, sodio, potassio, fibre, vitamine ABCK, proteine e clorofilla, e possiamo dire con sicurezza che di tutta la pianta se ne fa uso in cucina. Le bucce del frutto, ben raschiate, si passano a farina, uovo e pangrattato per farne ottime cotolette, la pala, pulita della parte esterna, viene tagliata a dadini, sbollentati in acqua e aceto e poi spadellati con peperoncino, pomodorino e aglio. È una pianta libera, per la crescita e sopratutto perché non viene manipolata dall’uomo . Coltivare il ficodindia non ha costi, ma se ne possono trarre molteplici vantaggi. Possiamo considerarla un nuovo business negli anni a venire.
NB: fonte articolo ILSICILIANOWEB.IT
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