
VILLABATE - ADDIO SILVIO PASSANTINO
RICORDANDO SILVIO PASSANTINO
In tanti, sin da ieri sera, sono andati a rendere l'ultimo saluto a Silvio Passantino che tra qualche mese avrebbe compiuto 89 anni. Padre esemplare, nonno meraviglioso e grande tifoso del Suo Villabate. Quello favoloso, per intenderci di fine anni settanta. Anch'io come gli altri, sono stato a casa Passantino per salutarlo per l'ultima volta. Lo conoscevo bene, in quanto, i miei migliori ricordi calcistici, sono legati a quel famoso anno calcistico 79/80. Era quello, l'anno in cui, il Villabate calcio, mise a tacere tutte le squadre del campionato di prima categoria, vincendo campionato, Coppa Sicilia, classifica cannonieri ( Totò Prestigiacomo, segnò oltre quaranta reti ),e il famosissimo Torneo Vittorio Pozzo, in notturna al campo dei Cantieri a Palermo. Mi accoglie la figlia Piera, da subito tornata da Modena, dove vive e lavora. C'è anche l'altro figlio, Nino, mentre stà per arrivare il più piccolo dei figli, Sergio. La signora Pina, non stà bene, è nella sua stanza e sentiamo la sua voce. Nella bara, adornata magnificamente, troviamo il gagliardetto del Villabate e una foto con lo stemma della Juventus, altro grande amore di Silvio. La figlia Piera, mi sussurra con un filo di voce " Papà, ha fatto il bravo fino all'ultimo minuto, non ha disturbato nessuno. E' stato un papà esemplare." Chi non ricorda, il Silvio Passantino nella vita o nel calcio ? Personalmente lo ricordo sempre impeccabile nel suo abbigliamento, sempre con la barba fatta e con il sorriso sulle labbra. Cordiale con tutti e da tutti pretendeva correttezza e simpatia. Spesso lo vedevi la domenica, di buon mattino, allestire una sorta di spedizione con i suoi ragazzi del Villabate che adorava tantissimo. Poi, tutti in macchina, con l'inossidabile fiat 600 multipla e tutti dentro per andare anche a duecento chilometri di distanza a giocare, con la maglia del Villabate, quella maglia e quel suo attaccamento ai colori giallorossi che amava tantissimo. Poi, all'imbrunire, si arrivava in piazza Figurella, stanchi di un lungo viaggio e di una interminabile partita, ma sempre consapevole di avere dato il massimo, di avere dato, per quei colori .La sua passione per il Villabate, per i Suoi ragazzi che amava come fossero dei figli, lo portava alcune volte, a rubare ore alla sua famiglia. A sua moglie Pina. Altra sua passione, era quella della fotografia. Non smetteva mai di fotografare, ora questo, ora quest'altro giocatore, oppure nel seguire una azione, poi, tramutata in rete. Era gelosissimo delle sue cose. Ad esempio, dopo avere terminato ed essere andato in pensione ( lavorava presso l'orchestra sinfonica di Palermo ),quel suo cassetto sempre ermeticamente chiuso e aperto in caso di bisogno; poi, dopo la sua assenza, veniva aperto e chiuso dai suoi successori con indiscussa disinvoltura. Ai suoi ragazzi, omaggiava delle splendide tortine di mela. Diceva che quelle tortine avrebbero portato bene, nel proseguo della partita. Una infinità di ricordi, di aneddoti, di storie che anch'io ho vissuto assieme a Silvio Passantino. Personalmente, mi sento orgoglioso e onorato nello stesso tempo, di averlo conosciuto, di avere condiviso gioie e dolori, calcisticamente parlando. Il mio saluto a Silvio Passantino, è stato un dovere. Adesso Silvio, andrà a raggiungere nel cielo, i suoi amici di quel meraviglioso Villabate calcio. Si aggregherà, quindi, al presidentissimo Michele Cozzo, al vicepresidente Eduardo Salmeri, al segretario Pino Brunetti, a Andrea Lo Monaco, a Giuseppe Duscio. Tutti insieme, quindi, come insieme furono, nel periodo più bello di un Villabare calcio, che non ci sarà mai più. Ciao Silvio.
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