VILLABATE 2025 RICORDA EDOARDO SALMERI
Ricordiamo EDOARDO SALMERI per il Centenario della sua nascita
➡️ ➡️ Martedì 6 Maggio alle ore 18.00, presso l'associazione Culturale Ricreativa Club di Villabate, sita in C.so Vittorio Emanuele 394, con il patrocinio del Comune di Villabate,si terrà il ricordo del poeta villabatese Edoardo Sameri nel centenario della sua nascita.
Moderatori; Francesco Castello e Gaetano Martorana.
Introdurrà; Lydia Salmeri
Interverranno; Giovanni Dino, Gioacchino Garbo, Marco Giammona, Giovanni Giannone e Vincenzo Oliveri.
Per l'amministrazione Comunale; Il Sindaco, Gaetano Di Chiara, l'assessore Giuseppe Irsuti e l'assessore Francesco Piazza.
Edoardo Salmeri, poeta e scrittore, nacque a Villabate, in provincia di Palermo, il 1° Febbraio 1925 da Giacomo, eminente compositore e direttore d’orchestra, e da Maria Porcelli, maestra elementare che si distinse per il suo impegno pedagogico, come testimonia tra l’altro una sua interessante pubblicazione sull’arte di educare i fanciulli. Compiuti gli studi medi e universitari nel capoluogo dell'isola, si laureò in lettere classiche nel 1947. Tenace assertore di nobili ideali, primo fra tutti la giustizia sociale, si dedicò con impegno non comune al perseguimento di essi, traducendoli nella pratica della vita quotidiana che visse sempre con coerenza secondo i dettami della sua coscienza, una coscienza altruistica, sociale, comunitaria.
Giovane laureato, convinto che solo l’emancipazione dall’ignoranza potesse garantire il riscatto sociale, ancor prima di entrare nei ruoli dello Stato, iniziò a insegnare privatamente nel suo paese natale, educando miriadi di giovani ad alti valori civili, etici e sociali. In seguito, continuò ad esercitare la sua attività didattica nella scuola pubblica, dal 1955, anno in cui gli fu conferita la prima cattedra, all’Istituto Magistrale di Petralia Sottana. La sua lunga esperienza d’insegnante, e soprattutto di educatore, si concluse all’Istituto Magistrale M. Serao di Pomigliano d’Arco.
Il suo capolavoro è un poema che nell’edizione definitiva porta il titolo “Il Cavaliere dell’Umanità”, un’opera di altissimo valore artistico, pervasa dallo stesso profondo impegno umano, civile e sociale che contraddistinse il poeta nel perseguimento dei suoi nobili scopi.
Molti sono stati i riconoscimenti tributati all’Opera del poeta da parte di critici ed esponenti del mondo della cultura e della politica.
Giuseppe Saragat, nel 1970, allora Capo dello Stato, fece pervenire al Salmeri le sue congratulazioni.
Giovanni Spadolini, da Capo del Governo, nel 1981, in una lettera elogiativa ha riconosciuto senza reticenze il valore e l’importanza dell’Opera.
Nel 1983, il poeta è stato insignito, dal presidente della Repubblica Sandro Pertini, della medaglia d’argento ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte.
L’opera del Salmeri è stata vivamente apprezzata dalla critica, a cominciare da Benedetto Croce, che attribuisce, tra l’altro, al poema una funzione educativa soprattutto per le giovani generazioni.
Dopo il Croce, l’opera è stata elogiata da altri illustri critici, italiani e stranieri, come Salvatore Comes, Mario Santoro, Giovanni Alfonso Pellegrinetti, Carmelo Cappuccio, Umberto Panozzo, Luigi Russo, Francesco Flora, Bronisław Biliński, Eugeniusz Kabatc, Eugeniusz Łabus, Francois Berriot, Marie Jean Vinciguerra, John Woodhouse.
Rilevanti sono altresì le opinioni dello storico Mario Isnenghi e dello storico francese Jerome Grevy (Garibaldi, presses de sciences po).
Edoardo Salmeri morì a Nola, il 6 dicembre 1992. Giace nel cimitero della sua amata Villabate.

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