DI EUGENIO SANFILIPPO
Caro Babbo Natale, Ti scrivo questa letterina sotto le festività natalizie, nella speranza che per un attimo, riesci ad ascoltare quello che un nonnino vuole farti sapere. Vivo a Villabate da oltre un ventennio. Sono stato accolto bene dai villabatesi e da subito abbiamo costituito un vero e proprio feeling. Grazie , soprattutto, al mio lavoro di cronista, conosco tanta gente. I villabatesi sono persone meravigliose, si distinguono dagli altri, per la loro forma di altruismo e benevolenza. Ma il punto è un altro. Sotto l'albero di Natale, o dentro la classica calza della befana, voglio, gentilmente, farti sapere, alcune cose che riguardano questo nostro amato paese.Se gentilmente puoi intercedere su alcuni punti che mi sembrano assai delicati. Come ad esempio, i rifiuti, "a munnizza", vero crocevia che ci attanaglia. Siamo al collasso, anche se gli addetti ai lavori, predicano tutt'altro. La piazza, ossia "a banchina", va di pari passo, come l'umore delle persone oneste. Vale a dire, che ancora oggi, e siamo a ridosso del 2019, si vedono, appesi ad un filo pendenti dai balconi, sacchetti di rifiuti, come dimostra la nostra foto scattata qualche giorno fa. La cultura è certamente ancora questa. Non si riesce a cambiarla, a spostare di un dito nessunche. Nelle periferie la situazione è a dir poco preoccupante, se non allarmante, così come nei vicoli o nelle zone interne del paese. In piazza, vandali di prima classe si permettono di imbrattare il muro che sostiene il famoso Palchetto della musica, vero fiore all'occhiello del paese. Poi, più in basso, in posizione pericolosa, una buca con delle pietre e dei sacchetti, ormai inevitabili, fanno da cornice squallida, una porzione di bellezza che ha soltanto un pallido ricordo. Non parliamo delle buche che sono diventate l'incubo degli automobilisti. Citiamo e la cosa vale per altre strade, la via Emerico Amari, molto transitata e la via Abbate Agnello. Buche paurose, che mettono a dura prova, i nervi dei piloti. Per non parlare dei tombini. Sempre e rigorosamente chiusi, per nulla puliti o restaurati. Sembra quasi che sia vietato rimetterli a posto, ridare un look moderno, cioè fare respirare quelle fessure che ormai sono datate nel tempo. Ai vigili urbani, chiedo, se non sono indiscreto, di vigilare con maggiore attenzione sui tre noduli principali del paese per prendere multe e sanzioni, per le diverse macchine messe in doppia fila che creano un vero e proprio patatrak.Di vigilare nelle zone dove sono previsti degli scivoli o nelle zone riservate ai disabili. Le telecamere devono essere sempre in prima fila e punire gli sciacalli che a qualsiasi ora buttano i sacchetti dell'immondizia. Lo sport? C'era una volta una grande squadra, per l'appunto, il Villabate calcio, ricco di campioni, di successi, di trionfi. Oggi, una squadra in Promozione che stagna in odore di anonimato quasi a ridosso di metà classifica, con sconfitte pirotecniche e qualche vittoria risicata nel punteggio. C'era una volta la pallavolo. Oggi, non c'è più. I ragazzi di Villabate, sono dovuti emigrare nella vicina e ospitale Altavilla Milicia, dove, sia il primo cittadino Giuseppe Virga che l'amministrazione comunale tutta, ha aperto le porte a questa bella carovana di persone che la domenica si danno convegno in una palestra velocemente messa a punto per questi meravigliosi ragazzi. Ritornando ai rifiuti, a montagne di sacchetti e tanto altro ancora, vogliamo mostrarvi una foto che simboleggia il tutto. Un contenitore di gelati, posto in una strada che collega, poi, una decine di famiglie, le quali, a questo punto, devono fare dei propri slalom per raggiungere le proprie case. Ma tutte queste cose, le abbiamo, dette, agli organi preposti, ai cosiddetti responsabili. La risposta, non l'abbiamo capita. Soltanto un sussurro, un poi vediamo, non ci sono problemi. I problemi, invece, rimangono. Oggi, in prossimità delle festività natalizie, ci sentiamo di rivolgerci, ancora una volta a chi è responsabile. Nella speranza che qualcosa possa migliorare il prossimo nuovo anno. Caro Babbo natale, ti ho messo al corrente di tutto quello che a mio parere non va. Sono, comunque. fiducioso che qualcosa cambierà. per il bene di tutti. Buone feste
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