CLUB DEGLI ANZIANI A VILLABATE
UNA REALTA' RICCA DI SORPRESE
Il club degli anziani nasce nel 1990. Sono trascorsi, quindi, ben ventinove anni. La festa è qui, nella spaziosa sede di corso Vittorio Emanuele, con insegna nuova , che raffigura la tartaruga. Il padrone di casa é Angelo Falovo, già da due anni, al comando di una bella cordata di soci e iscritti al club, pari a centottantacinque unità. L'inizio della festa è per le 17.30. La puntualità é d'obbligo. Gente che viene da ogni dove. Spaccano il minuto. Signore non giovani, ma ancora attraenti, vestite a festa per l'occasione dell'anniversario. Ad accogliere soci e non, il presidente Angelo Falovo, elegante in tutto il suo aspetto. Un vestito grigio fumo, una cravatta macchiata di puntini e scarpe lucidate. Angelo, accoglie le coppie con stile e con calore, lo stesso fa la sua signora, Fortunata ( ovviamente di Baucina ), che con sorriso invita le persone a prendere posto in sala. Lo stesso presidente Angelo Falovo, in un breve discorso, fa presente che il club, festeggia il 29° anniversario. Si da inizio alle danze. Ed ecco, gli immancabili brani degli anni sessanta, come le mitiche canzoni di Peppino Di Capri, con la sua immancabile Luna caprese. Poi, si passa ad Adriano Celentano, a Elvis Prestley, a tanti altri ancora che hanno fatto sognare tutta una intera generazione. Ci sono anche quattro ultra ottantaquattrenni che ballano con il piglio di chi non vuole arrendersi. Notiamo che molta gente, balla, con i tempi giusti musiche di qualsiasi tempo. Non mancano i valzer, la polka, la mazurca e altro. Non mancano i soliti accoppiamenti di sempre, cioè il ballo tra due donne, sempre di moda. Non possiamo non trascurare la gentilezza, l'educazione dei tesserati che sono venuti a salutarmi. gente che non avevo visto prima, ma che hanno addosso l'abito della signorilità. Il tempo, pare si sia fermato in quella grande stanza. Chi non balla, guarda nei minimi particolari tutto. Sbirciano qualsiasi mossa, non vedo mosche, ne zanzare. qui, l'aria è pulita. Scorgo, ed ho tanta fortuna, nel vedere una coppia che balla, e da li scocca un bacio tenero, ma che rimane pulito, come ai vecchi tempi. Qualcuno non se la sente di ballare. ha, però, il ventaglio tra le mani. La stanza è addobbata, ovviamente, a festa. Ci sono palloncini, e c'è l'immancabile capo Pippo, a illuminare con i suo flash gente che già si mette in posa. E' l'ora del rinfresco. Tutti attenti. Da uno stanzino, esce un carrello pieno di leccornie. Sono tutti con gli occhi puntati. Alcuni volontari, si affrettano nel dare ai presenti un buon panino. Il silenzio in sala è d'obbligo. Anche il tastierista, ha smesso di suonare. Almeno per ora. Si procede con le bibite, poi, immancabilmente, arriva la torta. La festa volge al termine. Prima, una breve lettura nel ricordare il club da parte dell'ex sindaco Gioacchino Garbo, tra i principali fondatori del club. Quindi, la volta dell'applauditissimo prof. Vincenzo Barba, presidente dell'UPA ( Università Popolare Anziani ). Il presidente Angelo Falovo ringrazia gli intervenuti. Si cala il sipario. personalmente devo ammettere, con particolare piacere, di avere assistito a una quasi tre ore di spettacolo, che mi ha riempito di gioia. Ho notato che, i presenti, nonostante gli anni, conservano ancora uno stile inconfondibile: eleganza, gentilezza, serietà; valori, questi, che oggi, non si vedono facilmente in giro. (Eugenio Sanfilippo)