VILLABATE – GIORNI TRISTI
COSTATIAMO ANCHE OGGI "COSE CHE NON VANNO"
Il due novembre è un giorno sempre e comunque da ricordare. E'il giorno di chi non c'è più. Dei nostri cari, dei nostri amici, della gente comunque. E' un giorno dove per rispetto e per tutto ciò che volete ancora, non dobbiamo mai perderlo di vista. Anch'io come tantissimi villabatesi, ricordo questo giorno. Anche se sono palermitano, da tempo abito a Villabate, rispetto i voleri e le giuste abitudini di mia moglie, villabatese come voi, e vado al cimitero. Un dovere, perbacco.! In macchina verso il luogo di rispetto. Tantissima gente, con fiori tra le mani e con un pò di stanchezza sul viso. La strada che conduce al cimitero è stracolma di persone che non vogliono per nulla ragione al mondo disertare o non fare il proprio dovere verso i propri cari. Le macchine si sono defilate. bravi i vigili che con molta pazienza e con tanto rispetto, segnalano sia ai pedoni che agli automobilisti , la strada percorribile. Un servizio che colgo l'occasione, nel ribadire che è stato perfetto. Un poker di vigili, attenti e meticolosi. Un grazie a Troia, Traina, Vitale e alla signora D'Agostino, tutti impareggiabili nel loro servizio d'ordine. Finalmente si arriva alla cappella di famiglia. Tutto in ordine, tanti fiori, tanta compostezza. Ma, proprio all'uscita della cappella, ecco, come per incanto, vado a vedere ciò che non avrei voluto vedere. Ossia, marciapiedi con tanto di coreografia. Tutti storti, tutti chi più in alto, chi più in basso. Una irregolarità mortificante alla vista dei visitatori. La strada, quella del retro, che poi, conduce allo stesso modo verso le cappelle, piena di buche, di pericoli, e che a vista d'occhio, fanno pena, solo a vederle. Personalmente, accompagno mia moglie da diversi anni al cimitero. Personalmente dico che da moltissimi anni, ciò che ho messo e scritto in evidenza, non si è mai mosso da lì. Allora ? Niente, soltanto il nulla da queste parti. Non si muove foglia, non si respira neanche aria pulita, perchè da queste parti, non c'è ne. Allora, me ne vado, dopo avere fatto il mio dovere, avere salutato i miei cari, nella speranza di ritrovarmi, il prossimo anno, con qualcosa di nuovo,con qualcosa che si è mosso. In bene. Per il bene di Villabate e dei villabatesi. Sono sicuro, invece, che il prossimo anno, ritroverò tutto ciò che in questo giorno particolare, il due di novembre, ho visto e toccato con mano. Chiedo, a nome della cittadinanza,agli addetti ai lavori, di fare, almeno, un sopralluogo. Tante persone oneste e vogliose attendono sempre di vedere il proprio paese in uno stato di efficienza, e di essere il più possibile gradevole, nel rispetto e soprattutto, verso chi non c'è più. (Eugenio Sanfilippo)
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